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giovedì 1 aprile 2010

50 $


Con 50 pezzi da 1 $ (come quello nella foto) in Cambogia puoi avere:

  1. 10 notti in una Cheap Guesthouse
  2. 20 pasti in un ristorantino cambogiano
  3. 200 pacchetti sigarette Ara Light
  4. 5 biglietti andata e ritorno Sihanoukville - Phnom Penh via bus
  5. 3 giorni in giro per il comprensorio di Angkor Wat con un tuk-tuk a tua completa disposizione.
  6. 2 giorni in giro per la Cambogia con un autista/guida e macchina con aria condiz.
  7. 5 ragazze per tutta la notte
  8. 1 ragazza per tutta la notte, per 5 giorni.
  9. 10 massaggi da 1 ora ciascuno dai Blind Massage
Cosa ci fai con 50$ in Europa oppure in America??

martedì 30 marzo 2010

Disordini in Thailandia


La Thailandia all’epoca della Guerra Fredda era alleata degli Stati Uniti ed era anche a capo dei paesi dell’Asia
sudorientale che si ispiravano al sistema politico e democratico occidentale. Ma da molto tempo la Thailandia
è uno dei paesi dell’Asia sudorientale dalla situazione politica più instabile. Durante i 60 anni di regno di Re
Bhumibol, ci sono stati più di venti colpi di stato, situazione piuttosto rara a livello mondiale. Gli attuali disordini
scoppiati in Thailandia hanno origine dal colpo di stato che nel settembre del 2006 ha rovesciato il governo
di Thaksin. A partire da allora, in Thailandia sono avvenuti improvvisi e inattesi cambiamenti politici e rapide
insurrezioni, e in meno di tre anni sono cambiati 5 presidenti e 5 governi. La dimensione dei disordini, la loro
durata e la gravità dei loro risultati non hanno precedenti in questa epoca storica. (Fonte Storica)


Thaksin è un leader molto controverso. Ha portato avanti una politica a favore degli interessi dei più poveri
e dei contadini, che sono la stragrande maggioranza della popolazione, realizzando la concessione di crediti
gratuiti alla gente comune e la copertura sanitaria per tutto il popolo, effettuando investimenti senza precedenti
nelle campagne, migliorando le condizioni di vita dei ceti più poveri della popolazione, e facendo sì che durante
il suo governo il divario tra i redditi di ricchi e poveri passasse da 9,3 volte a 8. La politica “verso il basso” di
Thaksin è stata accolta positivamente dalle masse, che lo vedevano come un “sostenitore dei poveri”, ma in
questo modo ha attirato l’opposizione dei ceti medi e alti, ovvero dell’élite, che lo consideravano “una spina nel
fianco”.
In seguito alla rielezione di Thaksin nel febbraio del 2005, eletto con un ampio margine di voti, i ceti medi e
alti, uniti nell’Alleanza popolare per la democrazia (detta Pad o Esercito delle camicie gialle) si sono ribellati al
premier e hanno organizzato numerose manifestazioni contro di lui, causando crisi politica e disordine sociale,

finché nel settembre del 2006 l’esercito, approfittando di una sua visita all’estero, ha realizzato un colpo di stato
e messo al bando il partito Tha Rak Thai da lui guidato. In seguito i due primi ministri eletti dal popolo, Samak
Sundaravej e Somchai Wongsawat, entrambi seguaci fedeli di Thaksin, ereditarono la sua linea politica, per
cui non furono benvoluti dall’Alleanza popolare per la democrazia. L’esercito delle camicie gialle si oppose agli
“agenti di Thaksin” organizzando numerose manifestazioni antigovernative, dando vita a una crisi politica e a
disordini sociali di dimensioni ancora più vaste e in seguito la Corte costituzionale thailandese privò i due premier
seguaci di Thaksin della loro carica politica. Ciò causò l’insoddisfazione e l’indignazione delle masse che
sostenevano Thaksin, le quali diedero vita al Fronte Unito per la Democrazia contro la dittatura (detto anche
“Esercito delle camicie rosse”) e, utilizzando le stesse armi dell’avversario, attaccarono il nuovo premier Abhisit
Vejjajiva, antagonista di Thaksin e che aveva in Parlamento sono un’esigua minoranza, organizzando numerose
intense manifestazioni antigovernative. La Thailandia è così finita nel circolo vizioso di una lotta infinita tra i
sostenitori e i detrattori di Thaksin. (Leggete il resto a questo link:
http://www.polonews.info/articoli/Cina%20e%20Asia%20orientale/20090514_tr.pdf


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Guardie armate contro le camicie rosse: cresce la tensione in Thailandia


La protesta del Fronte Unito per la democrazia e contro al dittatura dura 
ormai da una settimana; dal 14 Marzo infatti le camicie rosse sono ” in 
piazza” per rivendicare il diritto a nuove elezioni. I sostenitori dell’ 
ex-premier  Thaksin Shinawatra chiedono che l’attuale leader di 
Governo sciolga il parlamento e che venga indetta una nuova 
consultazione elettorale. L’ultima infatti è stata tacciata di brogli,
dalle stesse camicie rosse.   Abhisit Vaejjajiva che nei giorni 
scorsi aveva ufficialmente aperto una posizione di dialogo con in 
protestanti, subendo però un rifiuto da parte degli stessi, 
non sembra volerne sapere.
Le manifestazioni anti-governative erano fino ad ora state pacifiche 
e molto coreografiche: spettacolare infatti il versamento di migliaia 
di litri di sangue umano davanti alla sede del governo. Nella notte di 
ieri però, dopo la manifestazione nelle strade della capitale, sono 
state fatti saltare in aria  due ordigni, una granata lanciata contro la 
sede dell’Ufficio nazionale della commissione anticorruzione e una 
bomba fatta esplodere vicino al ministero della Difesa, che ha visto 
il ferimento di un netturbino.

Forse anche  in conseguenza di questi due atti violenti, pur con
 probabili intenzioni dimostrative, il Governo Thailandese ha preso
 la decisione di armare  gli ufficiali di guardia alle barricate  erette
 per le strade di Bangkok dalle camicie rosse. Saranno solo loro
 ad essere armati e non i “soldati semplici”, questo per evitare
 un’ulteriore escalation della tensione tra Governo e manifestanti,
 ma è fuori di dubbio che la presenza delle armi può essere vista
 come una forma di coercizione da più di una persona.In ogni
 caso,un colonnello, in qualità di portavoce dell’esercito ha riferito
 alla stampa che  ”Il governo è preoccupato per l’attuale situazione”,
 anche da qui la decisione di dotare di armi gli ufficiali di guardia.
Il premier Vaejjajiva, tra l’altro, cosa che infastidisce non poco le 
camicie rosse, rifiuta il dialogo diretto, utilizza cioè un mediatore. 
Quest’ultimo è però sistematicamente respinto dagli anti-governativi 
che pretendono invece di parlare direttamente con “l’interessato”.



Alcune nuove foto

Pout-pourri' di foto from Cambodia

Botolo,uno dei  figli d'Akira
















 pochi giorni dopo il suo arrivo nel nostro mondo..


Sempre lui ma in un bel primo piano....

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Messaggi sulla pietra..... notare le date



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venerdì 12 marzo 2010

Diary

Diario di un viaggio.


IO sono qui, in Cambogia, dal 15 gennaio 2010


Tutte le persone che leggono i miei racconti su Facebook mi pongono la stessa domanda:
"Perchè la Cambogia?"


Vediamo di rispondere esaurientemente....
Innanzitutto il Diario della mia esperienza...


Il Viaggio


Ho visitato la Cambogia, per la prima volta, nel settembre 2009.
Sono rimasto affascinato dalle rovine di Angkor Wat, deliziato dalla popolazione estremamente
affettuosa, ingolosito dalla cucina semplice ma diversa e, quando ho raggiunto il mare, estasiato dalla vista delle spiaggie solitarie.
Ritornato in Italia, ho cercato un modo per poter avere uno stand-by sul lavoro per poter tornare laggiu' dove una parte di me era rimasta.
E cosi', il 12 gennaio 2010, dopo essere stato messo in Cassa Integrazione Volontaria per 3 mesi, sono partito con la Qatar Airlines 
con destinazione Bangkok.
Ero riuscito a trovare un volo su internet alla modica cifra di 580€. Purtroppo non si trattava di un volo diretto ma con scalo intermedio a Doha..
9 ore passate nell'aeroporto piu' triste che abbia mai visto nei miei viaggi..
All'arrivo a Bangkok sapevo di essere ancora lontano dalla mia meta finale.. la cittadina si Sihanoukville.
Una notte nella capitale thailandese ed il giorno dopo, partenza by bus verso la citta' di confine di Koh Kong.. viaggio allucinante, vuoi per il caldo, vuoi per le fermate continue che nemmeno un locale dei nostri fa.. cmq, alla fine di un viaggio di ben 9 ore (450 km..) arrivo al confine sperando di trovare un bus in partenza per la Cambogia. Sono sfortunato, o meglio, mi sono fidato troppo della mia Lonely che mi indicava l'esistenza di un bus notturno per coprire la distanza rimanente... bugia. Il suddetto pulmann non esiste piu' da almeno 4 anni... Alla fine, insieme a 2 tedeschi raccattati per strada (Herr Kuhlho), decido di cercare una topaia per la notte... Siamo fortunati.. la topaia in questione mi costa 10 $ con la prima colazione inclusa... un prezzo non molto alto per un rappezzo da ultimo minuto. Il problema piu' grosso lo incontro quando decido di mangiare qualcosa, visto che nel mio stomaco rimanevano solo residui della colazione fatta a Bangkok..
Koh Kong viene definita dalla fida guida, una cittadina a misura del turista... sara' stata colpa del buio, sara' stata colpa della fame, sara' stato quel che sara' stato.... l'unico posto aperto alle 8 di sera era il mercato rionale dove esistono punti di ristoro per kmer..
Sconsigliato agli stomaci deboli.... Pseudopolli di un colore simile all'arancione, appesi in bella mostra, mi invitavano ad assaggiarli.... Tra cose strane che bollivano nel pentolone e pezzi di carne appesi a frollare... con odori impossibili da definire, decidiamo di fare la festa al pollo di gomma... sara' stato il colore che ricorda i polli finti.... gommoso, duro ed insapore... ma qualcosa da mettere nello stomaco. Il tutto accompagnato da riso, onnipresente, salse piccanti e tanta birra.
Alla fine di questo pasto "luculliano" e dopo una passeggiata al buio completo, rientro alla topaia... Cosa incredibile... sono a letto alle 21,30 !!
Il mattino dopo, veniamo svegliati dal caldo infernale... l'aria condizionata si era fermata alle 4 di notte per un black-out della locale centrale che, alle 7 del mattino non era ancora stato risolto, e quindi il sole che era sorto alle 6 aveva scaldato la mia camera come un forno... Colazione a base di caffe' nero, noodles in brodo con palline di carne, frutta tropicale e bottiglia di soda... per digerire il tutto.. Sto' spremendo le ultime gocce d'acqua dalla bottiglia quando sento arrivare l'autobus che mi portera' alla destinazione finale.... come se la S.T.I.E., ogni volta che vado a Milano, mi venisse a prendere sotto casa... Il pulmann risulta essere di gamma alta, con aria condizionata gia' accesa a manetta. Differenza termica tra dentro e fuori almeno 15° !!
Fortuna vuole che la mia fida felpa americana non sia in fondo allo zaino, cosi' riesco a coprirmi alla buona. Prendere subito un raffreddore non rientra nei miei piani..
Il viaggio, da me gia' fatto a settembre dell'anno prima, risulta essere la copia del precedente. Il panorama, mentre ci arrampichiamo sulle Cardamom Mountains, è spettacolare... Peccato il lurdume sui vetri che non ci permette di fare foto decenti..
Siamo partiti alle 8 e ci viene detto che arriveremo alle 12 a Sihanoukville.
Alle 11 sosta ad un mercato della frutta e spazio sigaretta... I pacchetti vengono scartati freneticamente e le sigarette portate alla bocca, accese ed aspirate in meno di un secondo.... Scendo dal bus e guardo le facce... a parte me, 2 francesi ed i 2 tedeschi, tutti gli altri sono cambogiani... vengono aperte le stive dei bus per permettere agli animali che viaggiano con noi, di respirare...si aggiungono nuovi viaggiatori che caricano motorini, maiali, polli vivi, fiori a mucchi, enormi mazzi di fiori di loto, un bagno completo smontato, un letto matrimoniale in legno e 10 materassi legati con lo spago... il tutto incassato davanti ai nostri bagagli; tutto ok se non fosse sorto un problema ad un francese che, per prendere alcuni farmaci nel suo zaino, ha fatto scaricare meta' della merce... la sosta che doveva durare 15 minuti si è protratta 30 minuti in piu'.... L'autista (piu' autistico che normale) per recuperare quella mezz'ora, ci fa' provare i brividi del rally di Montecarlo.... ne va' del suo onore!!! Alla fine, nonostante l'ottima prova da rallysta dell'autista, arriviamo alla destinazione finale con ben 2 ore di ritardo sulla tabella di marcia.
Alla stazione dei bus, dove viene parcheggiato il nostro mezzo, all'apertura delle porte veniamo presi d'assalto da una folla di tuk-tuk che promettono di portarci in capo al mondo per pochi dollari.... Siamo in tre con bagagli e quindi prendiamo 2 tuk-tuk che per 3 $ ci portano da Downtown a Victory Hill, mia destinazione finale di questo viaggio durato 3 giorni.


Essere qui


Finalmente sono arrivato al Green Mood (,www.thegreenmood.com)  , la guesthouse che mi ha ospitato nel mio primo viaggio, a Sihanoukville. Gestita inizialmente da tre ragazzi italiani, di Bergamo, che schifati dalle aspettative che l’Italia poteva offrire loro, dopo vari pellegrinaggi nei paesi del sud est asiatico, giunsero qui, come nuovi pellegrini, attratti dalla vita semplice e vacanziera, dalla mancanza di burocrazia, dal mare e dal caldo tutto l’anno, anche se nel periodo umido (wet season) gli acquazzoni durano giorni e giorni... dicevo, arrivano qui, ed aprono, rilevandola dal veccio proprietario, una guesthouse. Ristorante e bar sotto e camere al piano superiore. Sono giovani ma hanno esperienza accumulata nei loro viaggi e quindi, dopo essersi rimboccati le maniche, hanno risistemato il tutto ed hanno aperto il loro “business”.
La loro scelta si rivela azzeccata.
Il turismo, come lo intendiamo noi in Italia, qui non è ancora partito alla grande. I turisti che arrivano al mare sono reduci di viaggi in localita’ piu’ conosciute e che, solo verso la fine dei loro girovagare, arrivano in Cambogia per visitare i templi di Angkor e la capitale Phnom Pehn, divenuta tristemente famosa durante la dittatura di Pol Pot. E che dopo questi full immersion nella storia locale hanno bisogno di ripulire le loro menti e le loro vedute... e magari tornare a casa con un po’ di colore...
.. ed arrivano qui. Molte volte si tratta di ragazzi giovani, attratti dal dolce far niente, dalle feste sulla spiaggia, dai bbq di pesce per pochi dollari o dalla voglia di provare la famosa mariyuana, che qui è abbondante come la sabbia sulla spiaggia..
Altre volte si tratta di persone che hanno girato tutto il sud est e vogliono tornare, perchè magari ci sono stati 9 anni fa’, e vedere se qualcosa è cambiato.
Ma tutti, nessuno escluso, vengono qui perchè una vacanza costa poco. E cercano alberghi e guesthouse che costino sotto i 10$ al giorno...


Il mio primo, di nuovo, giorno qui è stato pressochè organizzativo. La camera che mi avevano tenuto, dopo una prenotazione via email dall’Italia, era grande e spaziosa, con il bagno in camera, un grande fan appeso al soffitto che quando girava a paletta sembrava di avere un elicottero in camera ed una bella finestra che dava verso il mare..
Di nuovo c’era la linea wireless per internet. Cosa molto utile per chi vuole rimanere in contatto con il mondo.
Disfo il bagaglio e comincio a sistemare le mie cose... 2 minuti e sono tutto sudato.
Sono le 16.00 ed il mio termometro italiano segna 38° ... secchi. Non c’è l’umidita’ che ricordavo... D’altronde sono nella Dry season, la stagione secca, il periodo piu’ caldo dell’anno, dove le temperature arrivano a toccare i 40° di giorno ed i 29° di notte...
Vabbe’... sistemo tutto, mi spoglio e mi metto il costume.... Aaarghhh... sono bianco come un foglio di carta.... cerco la crema, anche perchè senza rischio ustioni pesanti, e, dopo aver preso un telo, gli occhiali da sole, ciabatte, paperella di gomma, mi avvio verso la spiaggia. Sono ancora un po’ stravolto dalla stanchezza del viaggio, cosi’ mi faccio accalappiare da un tuk-tuk che per 1 $ mi porta a Victory beach. La spiaggetta è come la ricordavo. Ci sono dei capanni lungo l’arenile, dove per pochi spiccioli si puo’ mangiare e bere ed utilizzare la sdraio per tutta la giornata. Sono le 16.30 e mi rimangono poche ore di sole prima che questo scompaia alla mia vista... Mi accomodo su una di queste sdraio (sea bed), ordino una insalata di papaya ed una birra, rigorosamente cambogiana, Angkor, e, dopo aver dato prova di essere un bianco che piu’ bianco non si puo’, mi faccio un bagno.... La sensazione mentre entro in acqua è quella che prova un esploratore nel pentolone dei cannibali.... l’acqua è un brodo. Ho la tentazione di assaggiarla per avere la conferma che non si tratta di una allucinazione.... ahahahah ahahahah .. mentre penso a questo, quattro ragazzi kmer entrano in acqua completamente vestiti, ed io rinuncio all’idea assaggio. Cmq, l’acqua è estremamente calda. Ed io penso immediatamente all’Italia nella morsa del gelo.... che goduria. La crema che ho messo in camera è water resistant, cosi’, uscendo non mi preoccupo di rimetterla, ormai sono le 17,30 ed il sole sta’ lentamente calando... nessun problema di scottatura... alla fine mi metto comodo sulla mia panchetta ed assaggio la papaya salad... mmmerda.... questa l’avevo dimenticata... estremamente piccante..... bevo tutta la lattina di birra fresca fresca per cercare di calmare il bollore che sento in bocca.... e per un po’ riesco nell’intento. Ma poi, se ad ogni boccone devo bermi una lattina di birra, rinuncio a finire l’insalata e la lascio li’ alla merce’ delle mosche e dei cani, che nonostante tutto il peperoncino, mi ringraziano leccandomi i piedi... mi sono fatto dei nuovi amici!
Guardo il panorama e come un flashback mi torna in mente l’ultima sera passata qui a settembre dell’anno prima... il panorama è lo stesso ma il tramonto è diverso.... era strano allora ed è strano adesso... aspetto il completamento e ritiro le mie cose, pago ben 3$ e mi avvio lentamente, per non turbare l’equilibrio naturale delle cose, verso il primo tuk-tuk.
Tuk-Tuk 
Sono essenzialmente dei carretti attaccati ad una moto. Piu’ o meno belli ma molto sicuri.. se si ha la fortuna di trovare una moto in buono stato, anche abbastanza veloci.... Con questi mezzi di locomozione si va a fare la spesa, portare i bimbi a scuola e girare la penisola avendo un buon modo di fotografare in movimento.


Torno in camera. Accendo il fan e mi godo un po’ di frescura sotto l’elicottero... una doccia senza acqua calda, ma non fredda... diciamo tiepida, per togliere il sale e la sabbia di dosso, un buon libro in mano e mi metto comodo, mi rilasso... se esiste una scala per misurare il relax, mi trovo al livello piu’ alto... sono le 19,30.
Sono in Cambogia da solo 11 ore e mi sento cosi’ beeeneeeeee....
Per cena scelgo di mangiare da loro e mi sparo un piatto enorme di spaghetti al ragu’....od almeno questo è quello che ordino.... Mi viene portato un enorme piatto di trenette al ragu’, che comunque mangio lo stesso, e quando mi viene chiesto dalla ragazza dello staff, cambogiana, se il piatto era di mio gradimento, la mia risposta è estremamente positiva, che il ragu’ era veramente squisito e che la pasta era cotta al dente come se l’avessi mangiata in Italia... ma che gli spaghetti non erano spaghetti ma trenette.... la ragazza mi sorride, mi guarda come se fossi un deficiente, mi dice qualcosa in lingua originale e senza sottotitoli e si allontana... dopo un paio di minuti torna con una scatola della Barilla in mano e mi fa’ vedere che secondo lei, io ho torto. Guardo la scatola, leggo il tipo di pasta e, facendo uno dei miei migliori sorrisi, gli dimostro che sono trenette.    
Deve aver pensato che fossi veramente deficiente. Si vedeva benissimo che erano spaghetti. C’era scritto sopra... SPA-GHE-T-T-I !!! Lei leggeva spaghetti, io leggevo trenette.... alla fine, gli do’ ragione. E lei, tutta tronfia, torna in cucina. Solo qualche giorno dopo venni a sapere che non parlava e nemmeno capiva inglese.... le era stato detto che quelli erano spaghetti, e qualunque cosa fosse successa, per lei sarebbero stati sempre spaghetti.
Cambogia. Paese di convinzioni. Sbagliate, ma convinzioni.
Al mercato si trovano tutti i tipi di pasta, a volte gli spaghetti a volte le trenette. L’errore naque il giorno che gli spaghetti non si trovavano... non siamo in Italia dove se non trovi quello che cerchi, cambi supermarket. Qui il market, per quanto grande è l’unico. Trovi di tutto. Ma rimane quello. Cosi’, quando andarono al mercato per comprare la pasta, cercarono spaghetti e tortiglioni....tornarono con trenette e fusilli... le lunghezze erano le stesse e sotto un certo punto di vista, si assomigliavano.... potevano andare bene lo stesso.... e pazienza se si ordinavano spaghetti ed arrivavano trenette!!!
Vado a nanna, dopo un’altra birra, con la pancia piena e mi sembra cosi’ strano pensare che in Italia, alle 23,00 qui, sono le 17 di pomeriggio. Non ho una abat-jour quindi per leggere qualcosa prima di addormentarmi dovrei tenere la luce centrale accesa... ma poi penso che in fondo allo zaino, ho una pila a led tipo minatore....quelle che si mettono con un elastico, sulla testa. La prendo, la indosso e spengo la luce centrale della stanza. Come fosse un segnale, il locale posto sotto la mia finestra inizia la sua serata a base di musica reggae, a frequenze considerate illegali in Italia.... mi sembra di avere Bob seduto sul mio letto che canta a squarciagola tutti i suoi migliori successi. Sempre in fondo allo zaino, recupero i tappi in lattice che la Qatar mi ha donato durante il volo. Li infilo nelle orecchie e Bob sparisce, la musica si aqquieta ed io posso tornare a leggere il mio librone da 1050 pagine....
...
Apro gli occhi..... la ventola gira incessantemente sul soffitto. La luce entra dalla finestra. Il silenzio è totale. Sento un cerchio alla testa ed un peso sullo stomaco. Ma non si sente volare una mosca.
Silenzio assoluto.... Wow, fantastico.. penso.
Strano... il cerchio alla testa diventa sofferenza.... non ho bevuto che 2 birre ieri sera... ed il peso sullo stomaco, non capisco.. vabbe’ gli spaghetti/trenette erano tanti ma non da darmi questa sensazione. Non pensare mi dico... ti sei appena svegliato. Fatti forza. Ora una bella doccia ed inizio questa prima giornata piena in Cambogia... a giudicare dal silenzio devono essere le 6 o forse le 7.... bene... ho un sacco di cose da fare.. affittare un motorino entro le 12 oppure non me lo danno, cercare una mappa dettagliata, prendere gli appunti sulla mia lonely e trasferirli sulla cartina...ma.... accidenti non capisco... cerco l’orologio... ieri sera l’ho messo sul “comodino” che non ho, ovvero sto’ usando la sedia della camera... ma dove è.... ah, eccolo. Lo prendo e guardo l’ora.... sono le sei. Avevo azzeccato. Mi alzo. Il librone che avevo iniziato ieri sera, mi cade dalla pancia, dove aveva passato tutta la notte. Ah! Ecco l’arcano... altro che cena pesante. Scopro l’inghippo e mi sento un idiota.... vuoi vedere che il cerchio alla testa... infatti.... la pila da minatore, ancora accesa ha fermato il sangue in prossimita’ del cervello (!!) e le batterie sono andate a farsi benedire....mi alzo, vado in bagno ed apro l’acqua... non sento rumore.. possibile che non ci sia acqua alle sei?? Guardo bene con la faccia assonnata e vedo l’acqua scorrere... un pensiero mi fulmina... sono diventato sordo?
Nella mia prima notte in Cambogia sono diventato sordo dalla sera alla mattina....??
Mi guardo allo specchio del bagno pensando come spiegare questa sordita’ improvvisa, quando vedo due protuberanze arancioni spuntarmi dalle orecchie... Cazzo. I tappi!!
Li tolgo e, mentre mi sento un cretino che piu’ cretino non si puo’, all’improvviso mi sembra di essere catapultato nel traffico di Manhattan nell’ora di punta!!! Un bordello a tutti i livelli di decibel... Trapani, seghe a motore, musica ad alto volume, gente che grida in strada.... ma che cazzo.... sono le sei... come si fa’ a fare tutto sto’ casino alle sei???
Faccio doccia e mi rado... sono 4 gg che non lo faccio... mi asciugo e mentre lo faccio sento un pizzicore diffuso sul mio corpo.... mi guardo bene allo specchio e mi accorgo che sono il colore della ferrari, ma senza le decalcomanie degli sponsor!! Ma come? Ho preso gli ultimi sprazzi di sole, con la crema W.P. e sono lo stesso rosso.... ma come è possibile... vabbe’, meglio.... da oggi comicio ad abbronzarmi.... Mi vesto, scendo al bar sapendo che trovero’ chiuso perchè aprono alle 7,30 e che quindi dovro’ aspettare l’orario di apertura per un buon caffe’..... insomma, scendo e vedo tutto aperto, con gente ai tavoli che mangia enormi piatti di spaghetti, o quello che sono, ed accompagna il tutto da fiumi di birra.... rimango basito....
Alle sei in Italia è gia’ difficile trovare un bar aperto e qui, addirittura fanno colazione con spaghetti e birra....
Vedo Adi, uno dei 2 ragazzi italiani, e, con faccia assonnata, gli chiedo un caffe’....
Mentre me lo prepara, mi chiede come ho dormito. Bene, gli rispondo. E lui mi dice che dovevo essere molto stanco per aver dormito cosi’ tanto.... Beh, cosi’ tanto, 6,7 ore non mi sembra tantissimo... Come sei o sette ore? Non sei andato a dormire subito? Si, gli dico.. sono andato a letto alle 23 ma mi saro’ addormentato 1 ora dopo.... Lui mi guarda dubbioso, mi sorride, mi porge il caffe’ e mentre lo fa rivedo lo sguardo della ragazza dello staff... sta’ pensando che sono deficiente. Si gira e continua a fare le sue cose... ma si vede che sta’ pensando che non sono normale, o forse che ho abusato di alcool o di droga.... O che, piu’ semplicemente, non ho cambiato l’ora al mio orologio.


Dopo una settimana


Wow... è gia’ passata una settimana dal mio arrivo.. Ho finalmente capito che la luce del mio scooter deve rimanere spenta durante il giorno. Non perchè da’ fastidio a chi ti incrocia, ma perchè la Polizia non mi fermi. Si... perchè qui in Cambogia non siamo in Europa. Siamo in Cambogia e dobbiamo seguire la legge del posto... tanto se ti devono investire che tu abbia la luce accesa o spenta, la cosa non cambia.... Inoltre, e questo è il vero motivo per cui è vietato, non sono un VIP.... nel paese delle contraddizioni, l’apparire è una cosa, o meglio uno status, importantissimo... che bello potersi fregiare del titolo di VIP quando vado al mercato con la mia Lexus!!!Poter parcheggiare dove voglio perche’ tanto so’ VIP... e parlare al telefono mentre guido con una mano sola, tanto so’ VIP. Ed allora, mi informo come si fa’ a diventare VIP..... cosa devo avere io, sporco barang (straniero), per diventare un Very Important People???
Se si tratta solo della macchina, ne affitto una, anche pagandola 100$ al giorno... poi la tengo tutto il giorno parcheggiata altrimenti con il consumo esco dal budget....


Devo andare tutto il santo giorno in giro in giacca e cravatta, nonostante i 39° all’ombra dalle 7 del mattino alle 18,30 della sera?? E che ci vuole? Tanto so’ VIP ed una ambulanza con l’ossigeno arriva di sicuro per me...
Invece nulla di tutto questo.... Basta avere un conto corrente molto sostanzioso, e versare una quota, non ho capito se è annuale oppure una tantum, di circa 50.000$ e la vetrofania che ti permette di fare lo sborone in Cambogia, diventa tua di diritto!
Mah!
Decido di restare mezza merda.... come il 90% dei cambogiani...
Il mio motorcycle esaudisce ogni mio desiderio di spostamento e consuma come un’accendino Zippo... meglio di così... peccato che ci siano strade che non meritano questo nome. Le ruote alte ma sottili non aiutano a viaggiare nel confort. Nonostante cio’, il mezzo è valido e molto veloce... non si tratta di uno scooter a variatore da fighetta come se ne vedono tanti in Italia... 


Qui si parla di un motociclo a 4 marce, semiautomatico e quindi senza frizione... una figata. Gli italiani che lo affittano si riconoscono da come lo guidano... Si sentono tutti dei Valentini ed affrontano le curve in piega... non frenano ma compiono staccate all’ultimo metro e seguono costantemente la corda della curva..... il miglior tempo viene inserito in una classifica speciale per barang nelle bacheche delle guesthouse....o nel pronto soccorso dell'ospedale..
Anche se è il mezzo piu’ utilizzato resta il piu’ pericoloso in assoluto.... o perlomeno, quello che causa piu’ vittime.. e non perchè ci sono in giro tutti sti’ Valentini... ma perchè non godono di nessuna precedenza nei confronti di mezzi con 2 o 4 ruote in piu’..
 Semaforo.... arriva uno scooter con tre persone a bordo.. è verde quindi puo’ passare. Ma proprio in quel momento sopraggiunge una Lezzus che, nonostante il semaforo palesemente ROSSO, 
non frena e taglia la strada alla mezza merda... lo guida un cinese in giacca e cravatta, nonostante ci siano 35°.... che casualmente è al telefono e guida con una mano sola.... non fa’ nemmeno finta di sterzare e colpisce la mezza merda sulla coda del mezzo.... piroetta alla Circo Togni.... Padre, madre e figlio compiono un carpiato mortale all’indietro con pout-pourrì di spesa e vestiario che danza intorno a loro.... l’atterraggio a da studiare meglio per la prossima volta.... non si fanno molto male, ma restano comunque a terra doloranti... L’uomo della Lezzus non scende nemmeno, tanto è VIP, ed attende fiducioso l’arrivo dei servi del potere per poter continuare la sua passeggiata. La polizia è veloce nell’arrivare, veloce nel constatare che è un VIP, e quindi, intoccabile, veloce a fare una ramanza ai poveri funamboli motorizzati, ed altrettanto veloce a tornare da dove sono venuti o dove li stanno mandando (io lo so, ma non lo dico...)
Cambogia...
Vabbe’... la vita continua.... Oggi decido, dopo aver respirato abbastanza lezzo in giro per la city, di essere pronto ad affrontare la prova market.
A Sihanoukville ci sono 2 mercati importanti.... anche se quello piu’ gettonato è uno solo,
Il Phsar Leu Market, enorme quadrato in cemento armato coperto con onduline di metallo e suddiviso in centinaia di gabbiotti che vengono trasformati in negozi... non esiste ordine.. entrando si trovano cambi denaro, cellulari usati, vestiti, attrezzature da lavoro, materiale elettrico ed “elettronico”, venditori di orologi patacca e occhiali delle marche piu’ famose, che sembrano patacche ma in realta’ sono originali, visto che vengono prodotti in Cambogia, dove il costo del lavoro non è basso... non esiste tra le voci dei costi...( 60$ al mese diviso 26 gg di lavoro è uguale a 2,307 $ al giorno diviso 10 ore di lavoro sono uguali a 0,23 centesimi di $ all’ora)!!
Sono qui per cercare una camicia.... giro per un’ora guardando e cercando... camicie di tutte le foggie e colori.... quando finalmente trovo qualcosa che mi piace, mi scontro con la triste realta’ dovuta al fatto di essere tre volte un cambogiano per spessore è 2 volte per altezza...non sono io il gigante, bensi’ loro i lillipuziani... Hi....Ai laik det.... ed indico una bella camicia panna con fiori minuscoli blu.... non riesco a fermarlo in tempo che lui, il venditore d’assalto, parte in un monologo in kmer ed intanto recupera la suddetta camicia... la tira fuori dalla busta e continua a parlare in lingua originale, tanto che penso stia parlando con qualcuno che non vedo, ed infine me la porge.... sono tutto sudato perchè al mercato, se fuori ci sono 35°, dentro ce ne sono almeno 15 in piu’.... glielo dico... lui mi guarda, alza le spalle e risponde, essendosi accorto che non ho gli occhi a mandorla, No ploblem..... ahahahah ahahah ..... parlano come al cinema.... gli faccio notare che mi sembra piccola, ma lui è convinto che mi vada a pennello..... infilo un braccio e mentre infilo l’altro sento come un rumore di fili spezzati.... prima di strapparla in due, gli chiedo la misura piu’ grande che ha....probabilmente l’ho disturbato durante la colazione perchè mi sembra infastidito e scoglionato.... mi chiede che taglia penso di avere e, visto le dimensioni della L che ho in mano, chiedo una XXL.... sorride e mi dice la frasina che diventera’ famosa in Cambogia in questo mio soggiorno.... No Hap.
Come No hap?? Iu ev 2 tausand end no hap uan xxl?? Mi guarda come se fossi appena arrivato da Marte e mi ripete il suo tantra... No hap.


Il problema per noi occidentali cresciuti a Plasmon ed omogenizzati è trovare la taglia giusta...... Anche se il 70% della produzione cambogiana finisce in Europa o Nordamerica, il mercato cambogiano vende molto al locale... quindi sono in pochi a tenere qualcosa superiore alla XL.....
Che sfiga.... un’ora di caldo per trovare qualcosa di decente e non hanno la taglia....
Riparto alla ricerca e dopo un po’ trovo una maglia in cotone blu modello Pavarotti... chiedo di vederla e mentre la apre, nelle sue mani ha le dimensioni di un copriletto.... ma la taglia è una rarissima XXXL... mi va’ un pelino larga, ma è carina e decido di prenderla....Au mach? Fiftin dollars.... eh? Chiedo... uot? Fiftin.. risponde. Uff 15 dollari sono un capitale, anche se in Italia ti chiedono 50€ e trattando la portiamo a casa a 46 convinti di non averla pagata nulla.... dicevo.... 15 dollari? Uhmmm.... no, tu mach.... les?
Discaunt? Uhmmm .. fa’ finta di pensarci, fa’ il prezioso..... poi spara un tuelv che quasi non me ne accorgo.... Ora tocca a me fare il rompino e gli dico che è ancora troppo ed a quel punto lui mi mette in imbarazzo.... mi chiede quanto voglio spendere per quell’ottimo indumento di marca fatto a mano solo per me in quella taglia anormale.... sparo basso.... perchè mi sento in colpa.... lo sto’ derubando.... non lo faccio campare con la mia vendita.... insomma, sparo 4$..... gli dico che se va bene ne prendo 2 (bugiardo) e lui, nella sua lingua mi dice una parolaccia, ma non ne sono sicuro in quanto non comprendo l’idioma, e mi dice che l’ultimo prezzo è 9$.... insisto per un prezzo pu’ basso.... 9$ due pezzi di copriletto, uno blu e l’altro bianco..... alla fine di una contrattazione durata almeno 25 minuti, accetto il prezzo di 10$ per 2 maglie..... in effetti sono molto comode.... esco felice e sudato..... ed appena giro l’angolo trovo un altro negozio che, forse in periodo di saldi, vende la stessa maglia che ho nel sacchetto, senza contrattazione, a 3,50$.
Vedi... pensavo di essere furbo e sono stato mazziato.... Ma sto’ imparando...
La prossima volta non saro’ cosi’ tenero...



Decido, nonostante abbia trovato quello che cercavo, di andare a dare una occhiata al mercato retrostante, dove è possibile trovare qualsiasi tipo di alimento esistente in terra cambogiana.... Beh..... il termine mercato non va’ inteso come noi lo conosciamo... è tutta un’altra storia... iniziando dall’odore.... immaginiamo di essere in un posto dove vendono pesce, carne, frutta, verdura e riuscire a sentire tutti questi odori mescolati insieme... uno shock per il nostro naso..... continuando con l’aspetto... pesci vivi, a pezzi, come pure la carne aperta e tagliata su pezzi di legno che hanno visto tempi migliori, lasciata in balia delle mosche e di insetti con nomi impronunciabili, lasciata a frollare in quel caldo disumano, sotto un sole infernale, teste di maiale che ti fissano come a pregarti di mangiarli in fretta.... tutto per non restare li’ troppo a lungo... e poi gamberoni da ½ kg. l’uno che se cerchi di prenderli, ti aggrediscono con le loro chele blu... Granchi di tutte le foggie e le misure pronti ad  essere lanciati in pentoloni di acqua bollente...vongoloni enormi grandi come pigne, che costano pure molto poco... Barracuda lunghi almeno un metro, ideali per bbq, tonni interi oppure a tranci, ostriche impossibili da aprire (non ci siamo riusciti nemmeno facendole bollire in acqua), conchiglie gigantesche, con molluschi enormi, che faranno bella mostra nei migliori salotti.. il tutto per pochissimi Rial o pochi dollari...  E poi, dulcis in fundo, quello che rimane a terrra di tutto questo tramestio.... un’acqua degna della fogna di Calcutta (riconosciuta come la peggiore del mondo..) con tutti i residui delle varie lavorazioni, carne, sangue, pesce, frattaglie e scorie varie.... il tutto in questa poltiglia grigia dove i cambogiani camminano tranquillamente in ciabatte e noi, soliti poveri occidentali, facciamo di tutto per non metterci dentro nemmeno le scarpe..!!
Poi per ultimo c’è il discorso dell’igiene.... da noi se non ti metti i guanti di plastica, tutti i clienti che come te, si fanno la spesa da soli, sono pronti ad inveirti contro, nemmeno maneggiassi merda radioattiva tutto il giorno....  Qui, se hai la sfiga di essere in fila all’ultimo posto, quando tocchera’ a te, tutto il ben di Dio che hai davanti sara’ stato palpeggiato da tutti i clienti... e non parlo solo del pesce... anche la carne, gli ortaggi o gli spiedini gia’ cotti solo da scaldare, la frutta  e tutto quello che vi puo’ venire in mente... se spedisco una mela oppure una orata a quelli di C.S.I. sono capaci di trovarci sopra le impronte di tutti  i cambo che sono nel mercato.....
All’inizio dicevo che i mercati sono due....
Il secondo mercato è anche peggio del primo, pur trovandosi nel terminal dei bus ed avendo, quindi, una clientela turistica. La puzza, se possibile, è peggiore che nell’altro e meta’ dei negozi sono ancora chiusi dopo l’incendio avvenuto per cause dolose (!!!) solo l’anno scorso.... Quindi fino a quando non sara’ ripristinato, potra’ “lavorare” al 30%.




La Sanita’ (?)

La sanita’, intesa come ospedali e pronto soccorso, per noi barang, non esiste.
Ed anche per i cambo non è il massimo....
Tanto per capirci....
Se vivi al nord, verso Siem Reap e un coccodrillo che vive nel Ton Lè Sap (il lago piu’ grande della Cambogia)) ti morde un piede oppure una gamba, se sei fortunato, con l’aereo, ti portano a Phnom Penh e magari ti salvano l’arto.... sempre che tu possa pagare!!
Se invece vivi a Battabang, riconosciuta come la citta’ attualmente, ancora, piu’ minata della Cambogia, e mentre raccogli il riso inciampi su una mina e per culo o sfortuna l’esplosione ti ferisce agli arti in maniera non irreversibile, vista la mancanza di un aeroporto e sopratutto di sale operatorie come le definiamo noi, la prima cosa che fanno è amputare il piede o la gamba..... poi vedranno di farti una protesi cosi’ potrai continuare a lavorare... se puoi pagare...
Ma non tutti sanno che in Cambogia esiste una struttura eccezionale (Handicap International)...
 Dove coloro che perdono un arto vengono accolti a braccia aperte.... Vengono curati sia fisicamente che psicologicamente, gli vengono fatte delle protesi su misura, e se sei un bambino vengono modificate durante la crescita,  viene fatta una riabilitazione per consentirgli di tornare ad una vita normale e c’è sempre un supporto psicologico... e se non puoi pagare, fa niente. E’ tutto gratis. Ci sono degli sponsor che versano denaro perchè si possa aiutare tutti.
Il mio caso, per fortuna, era molto piu’ semplice.....
Un pomeriggio, un insetto simile ad una vespa ma molto piu’ grosso, mi punge su una gamba.... al momento non si sente nulla. Dopo un paio d’ore si forma una vescichetta tipo da ustione, con un liquido giallognolo all’interno. Non sapendo cosa fosse aspetto l’indomani per recarmi in farmacia e chiedere lumi... Il mattino dopo mi accorgo gia’ al risveglio, che ho un dolore diffuso a tutta la gamba, fino al tallone, e la vescichetta si è gonfiata ed è piu’ grande di almeno 6 volte rispetto al giorno prima. Zoppico zoppicando fino alla prima farmacia, cinese, ed il pseudo dottore mi da’ una pomata canfora-mentolata dicendomi, piu’ o meno, di applicarla 5 volte al giorno. Alla prima applicazione mi accorgo di aver fatto una cazzata a dargli retta.... il dolore si è moltiplicato all’infinito e mi scendono le lacrime mentre torno a casa... altro che spiaggia... subito a letto.... un oki e spero che il dolore si attenui....nel pomeriggio mi informo dove posso recarmi e mi viene consigliata una Clinica Privata....ahahahah ahahahahah scusate se rido ma a ripensare alla “Clinica Privata”...... ahahah ahahahahah... una via di mezzo tra la casa nella prateria ed il Doc House.
Misurata la pressione, con manometro da camion, prova della febbre con risultato positivo e, infine, controllo della ferita.....Il doc ha tergiversato un po' poi ha deciso che era meglio scavare con uno specillo e trovare il pungiglione.... divertente come passeggiare a piedi nudi su un cactus....Alla fine, non senza qualche difficolta', il piccolo scavatore è arrivato all'obbiettivo.... estrazione e lavaggio della ferita, disinfezione con Povidone Iodine -  Topical Solution ed infine prima applicazione di Crema Hydrocortisone 1%. Applicazione finale di garza sterile adesiva Urgosterile, compilazione della ricetta per acquisto dei farmaci, scritta sul retro di una ricevuta della lavanderia del doc..... e passaggio di routine alla cassa.... Visto che sono Barang mi tocca pagare per intero.... 20.000 real (





Il Turismo

Il turismo che si trova in Cambogia, è un turismo di "nicchia".

Anche se la situazione sta' leggermente cambiando, la maggioranza di quello che chiamiamo turismo è
dato principalmente da due fattori:
La facilita' a reperire Marijuana ed il sesso facile.
Innanzitutto, basta girare per Sihanoukville, come qualsiasi altra citta' della Cambogia, e venire assaltati da piloti di tuk-tuk
e motodop (mototaxi che a richiesta ti portano a casa anche la spesa) che oltre ad offrirti i loro servizi ti offrono
maria a gogo'.... un grammo costa circa 2$ ed i pacchetti sono da minimo 5 grammi.... Minima spesa, massima resa..
Se sto' camminando per strada con la sigaretta in bocca, sono lo stereotipo del fumatore di maria, e quindi me la offrono.
Le prime volte gli rivolgevo un gentile "no, tenks".... ma poi, visto che ad ogni angolo, semaforo, stop, bar, ristorante, caffetteria....
ti assaltano in 2 o 3 e ti offrono tutti le stessa cosa, ho cominciato ad evitare di rispondere....
Quando è troppo è troppo...
E qui parlo solo di maria... anche se in realta' è possibile reperire di tutto in Cambo.
Sere fa', un esperto in materia mi ha spiegato cosa è la yahma.... Si tratta di una pastiglia di metanfetamine che, a differenza di tutte le pastiglie,
non va' presa per bocca ma, dopo essere stata finemente triturata, viene fumata...
Mi raccontava che la sua esperienza non è stata quello che si aspettava, e cosi' dopo averne fumata una senza effetti, ne ha fumate altre due,
dopodichè, stanco di questa pastiglietta marrone che dovrebbe dare sti' grandi effetti ma in realta' non sembra funzionare, è tornato alle
solite vecchie canne di maria.....
Il risultato si è visto sulla distanza.... è rimasto sveglio 3 giorni di fila. E piu' cercava di dormire, piu' restava sveglio..... Chi lo ha visto in quei giorni
ci racconto' che sembrava uno zombie, con un colorito vicino al bianco cera, forse al sego, e con due borse sotto gli occhi che sembrava stesse per partire..
Insomma... da quel giorno ha giurato solenne fedelta' a maria....

Il secondo fattore è dato dal sesso facile.... ovvero:
Siamo in un paese povero, dove la gente non vive alla giornata ma all'ora.... Dove, chi è fortunato ad avere un lavoro, porta a casa i famosi 60$ al mese.
E per un paese dove apparire è tutto, 60$ al mese non bastano... quindi, come il mestiere piu' antico del mondo insegna, moltissime giovani e giovanissime ragazze,
scelgono la via piu' semplice per portare a casa i dané.... si prostituiscono. Ma, a differenza della vecchia Europa, lo fanno con style...
Ok... rimane la solita offerta di base che non raggiunge mai i 15$, la notte completa che puo' arrivare a 20/25$ e, qui entra in gioco lo style ma anche
la sopravvivenza, tutto il periodo delle ferie, con vitto e alloggio pagato, senza chiedere un centesimo.... E cosi' non manca mai di vedere un vecchino su uno scooter
con dietro una ragazza che sembra la figlia...
Voi, come me, penserete come possa farcela un vecchino con una giovincella cosi'???
E qui, entra in gioco la pillola magica, o le pillole magiche...




Un giorno entro in farmacia per comprare delle bende adesive per la ferita che mi stavo curando alla gamba, quando, vicino a me, appaiono un uomo ed una donna
di una certa eta'... io parlavo in inglese con il farmacista e loro in italiano con l'assistente. La moglie indica una confezione di Cialis e chiede di guardarla.
L'assistente gliela porge e lei, da vera intenditrice, controlla tutte le diciture sulla scatoletta e poi, rivolta al marito le fa' notare che sono come quelle che
compra in Italia. Allora il marito chiede il costo della scatoletta.....9$ è la risposta... Marito e moglie si guardano e sorridono come se avessero vinto al
superenalotto...... Caro, 9$ è nulla, in Italia le paghi 59,45 euro la scatola da 4 pastiglie come questa..... Prendiamone qualcuna... Il marito la guarda, poi
guarda l'assistente e gli chiede: se ne prendo una scatola la pago 9$. E se ne prendo 5 scatole? ... 8$ l'una! ... E se ne prendo 10 scatole? ... 7$ l'una!
ed allora lui che viene dalla pianura padana e che si sente un grande contrattatore spara una richiesta per 20 scatole.... 5$ l'una! .. Ok. Ne prendo
20 scatole.. tira fuori 100$ e li mette sul bancone... la signorina prende una busta di plastica trasparente e ci butta dentro le 20 scatole che corrispondono
ad 80 pastiglie di Cialis da 20 mg ciascuna.... In Italia un acquisto del genere gli sarebbe costato 1189 euro.... qui solo 100$ che corrispondono a 76.92 euro!!
Ed il Cialis è uno dei 50 e piu' prodotti che si vendono per migliorare le prestazioni sessuali....
Senza ricetta e sopratutto tirando sul prezzo!!!
Cose da pazzi.. 

giovedì 4 marzo 2010

Le spiagge


Sihanoukville, citta' in cui mi trovo, è costruita su una penisola, quindi circondata da spiagge piu' o meno interessanti...
Dopo lunghi pellegrinaggi ecco la classifica dalla peggiore alla migliore:

8° posto
Ocheteaul beach .. la spiaggia è sporca ed assediata dai venditori ambulanti essendo la piu' frequentata dai turisti occidentali che possono passare tutta la giornata in spiaggia. Piena di ristorantini e bar. Ottimo posto per le famose grigliate di pesce a 6$ e birra alla spina a 0,50 cents

7° posto
Hawaii beach .. un tempo la migliore spiaggia, oggi un enorme cantiere a cielo aperto dove una compagnia russa od indiana sta' costruendo un gigantesco resort. La spiaggia è stata acquistata in toto, quindi non è piu' utilizzabile. Peccato.

6° posto
Independence beach .. Una spiaggia di sabbia granulosa costituita da miliardi di conchigliette sbriciolatesi negli anni. Lunga piu' di 2 km .. ma inesorabilmente privata, essendo la spiaggia dell'hotel Independence, situato sopra una collinetta a strapiombo sul mare.... Ingordi.

5° posto
Serendipity beach .. una spiaggetta lunga solo pochi metri costellata di scogli lucidi e viscidi affioranti dal mare.. vi si affacciano i locali notturni e le piccole guesthouse. Se vi piace la musica ad alto volume ed il mare, è il posto per voi. Ma di notte, almeno fino alle 5 del mattino, è difficile riuscire a dormire... Casinista.

4° posto
Victory beach .. situata sotto l'omonima hill, la spiaggia di Victory è conosciuta come una delle piu' tranquille, nonostante la presenza di un enorme disco pub con un aereo all'interno. Anche se in prossimita' del posto della citta', le sue acque rimangono estremamente pulite grazie anche al porticciolo che si comporta da piccola dighetta... pochi capanni per il relax, è il posto ideale per chi ha bambini piccoli...Tranquilla.

3° posto
Sokha beach .. prende il nome dal resort che l'ha acquistata. Un enorme resort in stile tempio buddista, molto bello da vedere e molto pulito, dove le stanze vanno da 300$ a 1000$ a notte... ma inesorabilmente vuoto. Il vantaggio è che tanto lusso porta ad avere una pulizia fuori da comune, una sicurezza esagerata ed una grande piscina in una zona ricca di palme e spiaggia finissima, aperta ai turisti che vogliono passare una giornata diversa dal solito, usufruendo dei servizi del Sokha Resort pagando 4$ dal Lun. al Ven. e ben 8$ Sab & Dom. .. Esosi

2° posto
Otres beach .. lontana 12 km. dal centro citta' è la spiaggia piu' bella di sihanoukville. Strada, foresta, spiaggia e mare... niente di piu'... solo all'inizio ci sono dei ristorantini gustosi dove è possibile passare la giornata utilizzando degli accoglienti gazebo sulla spiaggia. Ma andando oltre, è talmente isolata da poter ascoltare il silenzio. Notizie contrastanti dicono che sia stata venduta ad un colosso giapponese che la trasformera' in una sorta di Las Vegas del sud est asiatico, ma non prima di 10 anni..... da vedere.... Rilassante

1° posto
Ream beach .. è la spiaggia piu' silenziosa della Cambogia ed è molto lontana dalla citta'. Per arrivarci bisogna fare almeno 30 km di strada che si inerpica sopra una montagna; una gran fatica ripagata dal posto meraviglioso. una baia dove il moto ondoso dei giorni di tempesta non arriva, grazie alle 3 isole che le fanno da guardia e tagliano in 2 le correnti. Una spiaggiona lunga circa 4 km dove le palme si buttano in mare e dove sono presenti solo dei capanni in legno aperti a tutti, dove prendere un po' d'ombra. Non mancano, a pochi km ristorantini sul mare... Paradisiaca

venerdì 12 febbraio 2010

Cambogia... succede anche questo....

Un grande problema

CAMBOGIA, VIA DALLA STRADA
Assicurare la sopravvivenza dei bambini, proteggerli dai rischi di abuso e sfruttamento, organizzare corsi per l’inserimento a scuola: sono gli obiettivi del progetto di Cifa per i bimbi poveri di Neak Loeung.

La Cambogia è uno dei paesi più poveri del Sudest asiatico. Il 34% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno e circa la metà dei bambini è malnutrita. La Cambogia è un paese giovane, il 40% della popolazione ha meno di 14 anni e solo il 5% ha più di 65 anni, tuttavia ha un tasso elevato di mortalità infantile a causa dell’Aids. Tanti, troppi, i casi di sfruttamento e di abuso sui minori. L’estrema povertà nelle aree rurali spinge le famiglie a spostarsi verso le città in cerca di migliori opportunità. L’immigrazione urbana acuisce l’emarginazione sociale di queste famiglie e non risolve i problemi economici.
Povertà, emarginazione, mancanza d’istruzione e carenza di servizi sociali: sono questi i fattori principali che inaspriscono il fenomeno dei minori di strada nel paese. Le condizioni sociali rappresentano la ‘situazione perfetta’ per i predatori del sesso che per pochi dollari ‘comprano l’anima’ di migliaia di bambini e ragazzi che vedono nella prostituzione l’unica alternativa possibile alla sopravvivenza con gravissime conseguenze per la salute e per lo sviluppo psicologico e sociale.

Rapiti, sfruttati, rivenduti

Non esistono stime attendibili sull’estensione del fenomeno che è particolarmente visibile nelle zone urbane. Bambini rapiti o comprati dalle mafie alle famiglie spesso inconsapevoli, rivenduti ad altre organizzazioni criminali per farli prostituire in strada o nei bordelli, luoghi utilizzati anche per la produzione di pornografia. È in questo contesto che Cifa ha deciso di realizzare il progetto ‘Anch’io so leggere e scrivere’. Un intervento finalizzato all’istruzione primaria per i minori di strada di Neak Loeung. A 60 km da Phnom Penh, capoluogo della provincia sud-orientale di Prey Veng, Neak Loeung è al confine con il Vietnam, e punto nevralgico del corridoio meridionale della sub-regione del Mekong, che collega la Thailandia al Vietnam, attraverso la Cambogia. Territorio paludoso, tagliato in due dal fiume Mekong è in continuo movimento. Auto e camion in attesa di traghettare sull’altra sponda creano lunghissime file e i bambini cercano di vendere ai passanti frutta, cibo e bevande. In tale situazione i minori rappresentano un’importante fonte di reddito per le famiglie e un guadagno di soli 50 centesimi di dollaro è fondamentale per il sostentamento del nucleo famigliare. La strada è per questi bambini il luogo dove trascorrere la vita.

Il progetto ‘Anch’io so leggere e scrivere’ vuole migliorare l’inclusione sociale e contribuire a ridurre la povertà favorendo i bambini di età inferiore ai 14 anni, i più esposti al rischio di sfruttamento. Oltre all’inserimento scolastico delle piccole vittime e alla lotta contro la dispersione scolastica il progetto punta all’istruzione primaria e all’insegnamento delle basilari nozioni igienico-sanitarie oltre che al monitoraggio e alla prevenzione della violenza e del traffico dei minori. Ma le previsioni di costo sono notevolmente aumentate rispetto alle previsioni iniziali e servono altri finanziamenti per ampliare la struttura e proseguire negli anni a venire per far conoscere la forma più bieca di sfruttamento dei minori a fini commerciali e cercare un aiuto concreto per le vittime di questo ‘mercato.


"La vuoi una bambina di dieci anni? O preferisci il mio fratellino, che di anni ne ha otto?". Assieme alla marijuana e all'anfetamina, questo offrono i papponi agli occidentali che scendono negli alberghi da due soldi attorno al lago Bung Kak di Phnom Penh. Anche l'autista di tuk-tuk propone creature di cui abusare: "Conosco un bordello pieno di ragazzine. Costano care, però. Almeno venti dollari".

Che la Cambogia sia ancora un paradiso per pedofili lo dimostrano anche le statistiche: una bambina su quaranta viene venduta ai bordelli, alcune di queste hanno appena 5 anni. Almeno un terzo delle prostitute cambogiane è minorenne. "Eppure, qualcosa sta cambiando", dice Bruno Maltoni dell'Organizzazione mondiale per le migrazioni, direttore di un progetto finanziato dalla Cooperazione italiana contro il traffico di minori a scopo sessuale in Cambogia.

Negli ultimi anni, Maltoni ha addestrato la polizia cambogiana a riconoscere i segni di abuso, a interrogare vittime e carnefici, a compiere perquisizioni. "Il governo ha deciso di affrontare il problema - spiega Maltoni - ma c'è ancora molto da fare, soprattutto a livello giudiziario. Una volta arrestati, è difficile che i pedofili siano giudicati e condannati".

Anche la cronaca recente sembra avvalorare l'ipotesi che le autorità abbiamo finalmente cominciato a combattere il fenomeno. La settimana scorsa, in una pensioncina della capitale sono stati arrestati due tedeschi che stavano girando un video mentre stupravano un minore. Due giorni fa, sulla spiaggia di Sihanoukville, nel sud del paese, la polizia ha fermato un francese, anche lui colto in flagrante, che stava violentando un ragazzino di strada. E ieri, infine, in galera è finita una coppia di cambogiani che aveva venduto la verginità della loro bimba di undici anni.

Gli orchi sono spesso europei, australiani o statunitensi. Ma ci sono altri mostri, più insidiosi, perché si confondono tra i cambogiani, quindi più difficili da intercettare. Sono quei pedofili, numerosissimi, che arrivano da Taipei, Hong-Kong, Pechino. "Ci sono cinesi che festeggiano la firma d'un contratto comprandosi una vergine cambogiana, perché credono che deflorarla li ringiovanisca e perché temono che con una prostituta potrebbero beccarsi l'Hiv", spiega Seyla Semleamp dell'ong Aple (Action pour les enfants).

"Il problema è che spesso sono le famiglie stesse a fornire loro le bimbe". Bimbe che, quando tornano a casa dopo aver trascorso un paio di notti con il loro stupratore, sono prese a sassate dagli uomini del villaggio, perché considerate srey kouc, anime rotte.
"Perciò, dopo che una madre ha venduto la verginità di una bimba di 10 anni per 500 dollari, la piccola finisce in un bordello".

Secondo Rithy Pech dell'organizzazione Riverkids da quando le autorità hanno cominciato, sia pure blandamente, a reprimere la prostituzione infantile, i prosseneti hanno cambiato le regole del loro commercio. Se una volta le baby-prostitute le trovavi nei quartieri a luci rosse, negli alberghetti e nei bordelli, oggi bisogna andare nei centri di karaoke e nelle sale di massaggi. L'abominio è forse più occultato di una volta, ma non meno diffuso.

Fino a un paio d'anni fa, per esempio, al famigerato "Km 11", un miserabile borghetto a undici chilometri dal centro, per pochi dollari le madri offrivano i loro piccoli sul portone di casa. Oggi, continuano a farlo, ma più di nascosto. "C'è poi un altro sistema per aggirare i controlli", aggiunge Pech. "La mamasan (la ruffiana, ndr) dà al bimbo un cellulare con una ricarica di 10 dollari. E lei va in giro con l'album fotografico della sua scuderia di piccoli schiavi da mostrare al cliente. All'ultimo minuto, chiamerà il prescelto per dirgli dove recarsi".

Il centro che Pech dirige in uno slum della capitale offre assistenza sanitaria, educazione, ma anche un piatto di riso a bambini di strada, la maggior parte dei quali ha subito violenza sessuale. Sono circa trecento, inzeppati in stanzette senza finestre, ma finalmente sorridenti, perché al riparo dai soprusi. "Quelli che vede sono tutti potenziali schiavi sessuali", dice Pech. Quanti di loro lo sono già stati? "Almeno la metà".

Il direttore del centro ci fa conoscere Chenda, una timida tredicenne che è stata ripetutamente violentata dallo zio e che qui studia l'inglese. È difficile che le ragazze come Chenda raccontino il calvario che hanno subito. "Improvvisamente, magari dopo sei mesi che sono da noi, parlano e si liberano del peso che le opprime", spiega Pech.

Come Maltoni e Pech, anche la parigina Françoise Bricout dell'ong La Goutte d'Eau appartiene a quella falange di operatori umanitari che portano sollievo alle piccole vittime del vizio. A Neak Leung, un paesino sulle sponde del Mekong, Françoise coordina un centro con circa duecentottanta bimbi, molti dei quali strappati dai bordelli dove lavoravano da anni, e che adesso cercano di trovare una ragione per continuare a vivere.

Prima di approdarvi, nessuno di loro era mai stato a scuola. Qui viene loro insegnato un mestiere (di meccanico, sarta, barbiere o falegname), per far sì che un giorno sia possibile reintegrarli nella società. Uno di loro si stringe stretto stretto a Françoise, quasi volesse proteggerla. È Sovannarith Sam, un sedicenne handicappato mentale, che fu ritrovato tra le immondizie di Battambang, nel nord del paese, quando di anni ne aveva 10. "Era stato stuprato, più volte. Lo si evinceva dal comportamento ossessivo che aveva con i suoi coetanei", dice Françoise.

"Di solito, i bambini non denunciano i loro padri dai quali sono stati violentati perché sanno che la polizia li arresterebbe e che la famiglia andrebbe in rovina e non avrebbe più di che mangiare". La nuova maledizione del porto di Sihanoukville è la yahma, così viene chiamata una micidiale metanfetamina fabbricata in Thailandia, di cui ne fa uso l'80 per cento delle lolite cambogiane. La vecchia, ma sempre attuale maledizione del luogo sono i pedofili occidentali, che qui guardano le loro prede sulla spiaggia.

Foto cambogiane








Ecco alcuni validi motivi per visitare questo lontano paese del sud est asiatico....